La guerra lede le persone nei modi più orribili e allo stesso tempo le condizioni igieniche sono terribili e i servizi sanitari spesso sono al collasso. In tali condizioni, le ferite si infettano in fretta. La Seconda Guerra Mondiale ha accelerato lo sviluppo degli antibiotici: scoperti per la prima volta nel 1928, hanno enormemente cambiato il mondo in senso positivo. Le persone hanno iniziato a vivere più a lungo e in condizioni di salute migliori, la produzione agricola è aumentata perché è diventato possibile tenere sotto controllo le infezioni del bestiame.

Ma l’aumento dell’uso di antibiotici nei decenni successivi ha portato a un altro grosso problema: la resistenza. I batteri mutano e trovano modi per proteggersi contro gli antibiotici, motivo per cui la ricerca di nuovi tipi di antibiotici è cruciale per stare al passo con infezioni sempre più complesse e pericolose.

I ricercatori, però, dicono che non sono vengono introdotti sul mercato nuovi tipi di antibiotici da almeno 30 anni. Già oggi muoiono 35.000 persone in Europa ogni anno per infezioni che gli antibiotici non possono curare e se non verrà fatto nulla per aumentare radicalmente lo sviluppo di nuovi antibiotici, secondo l’OMS entro il 2050 nel mondo potrebbero morire ogni anno 10 milioni di persone a causa di batteri multi-resistenti.