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Il recupero è avvenuto a seguito delle indagini iniziate nel 2021 dopo la denuncia di un furto presentata da un cittadino fiorentino al quale era stato sottratta da ignoti la “[b]De Historia Stirpium Commentarii Isignes”, manuale di botanica e medicina pubblicato a Basilea nel 1542 secondo gli studi del medico e botanico tedesco Leonhart Fuchs.

“Si tratta di un importante libro di botanica – riferisce il Maggiore Claudio Mauti, comandante del nucleo di Tutela Patrimonio Culturale dei carabinieri (TPC) di Firenze - che questa persona non ritrovava più nella sua collezione. Una ricerca che ci ha portato negli Usa perché a contatto con l’opera c’erano stati degli studiosi statunitensi risultati poi estranei ai fatti. Quindi nella nostra continua ricerca all’interno di aste online e vendite, abbiamo rintracciato l’opera che era finita nella disponibilità di un collezionista veneziano che non era a conoscenza dell’origine furtiva. Una ricerca che ci ha permesso di deferire 12 persone e alla quale ha collaborato l’Fbi”.

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Tutto era cominciato nel 2018. Una famiglia benestante fiorentina assunto a lavorare un falegname fiorentino 50enne, il quale, lavori in corso, asportava via via dei libri di valore sostituendoli con altri di minore importanza.

Il falegname – per altro abile nel suo lavoro ufficiale – è stato poi assunto da altre famiglie proprietarie di lussuose dimore nobiliari. E qui sarebbe riuscito a mano a mano a portar via più di 600 opere che, sfruttando una rete di altre 11 persone costituita di commercianti e antiquari, riusciva a piazzar in tutto il mondo: Stati Uniti, Inghilterra, Emirati Arabi.

In un taccuino erano registrate le operazioni di vendita, che, ritrovato a seguito di una perquisizione, ha facilitato il lavoro degli investigatori.

Tra le opere rubate, numerose e pregevoli opere librarie, preziose ceramiche e vari dipinti, fra cui spiccano per importanza 4 piatti in ceramica bianca con decorazioni, recanti sul retro il timbro “Manifattura Ginori a doccia presso Firenze”, realizzate in esclusiva per la Presidenza della Repubblica italiana, un servizio in finissima porcellana con decorazioni in oro zecchino del 1820, un piatto della dinastia Ming tardo periodo Kangxi di fine XVII secolo, un dipinto raffigurante “bue” a firma Giovanni Fattori e l’opera libraria dal titolo “De Honesta Disciplina” con firma autografa di Giorgio Vasari.

Le opere saranno restituite ora ai proprietari, così come si tenterà di reimportarle altre, tramite il servizio Interpol, mediante azione stragiudiziale, per alcune legittimamente acquistate da ignari collezionisti stranieri.

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